Ordunque : la testimonianza-bomba di Sabrina Angelini, figlia della fu Anna De Luca in Angelini di Gherzi 8, è che Moro fu visto (anche se non riconosciuto subito come tale, ma col senno di poi) dalla madre nella 128 bianca alla sbarra, a capo chino sul sedile posteriore e leggermente rivolto verso destra, cioè verso il punto di osservazione della De Luca che stava in giardino vicino alla recinzione, a pochi metri dalla sbarra e quindi da Moro.
Questa eccezionale testimonianza de relato, che non sta nei verbali di allora della De Luca (o per omissione fraudolenta dei verbalizzatori, o per timore della De Luca stessa di dire troppo e rischiare ritorsioni), collima con gli oculari Samperi, Evadini e Caliò di Fani che vogliono Moro nella bianca ; collima con l´oculare Proietti su Stresa, che vede i due passeggeri posteriori della piccola chiara in fuga, con le schiene appoggiate agli sportelli, quasi a far spazio a qualcosa o qualcuno che lui non vede, ed a nasconderlo alla vista ; collima infine con l´oculare Conti di Fani, che vede 128 o 124 forse grigia accogliere Moro al centro dell´incrocio : questo nei verbali, mentre a me in intervista 4 anni fa, la Conti aggiunse che la ragazza col mitra che presidiava l´incrocio, salì sulla stessa macchina di Moro : e la De Luca vede la Balzerani risalire sulla 128 bianca alla sbarra.
A questo punto, stridono con tutto ciò ovviamente, tutti gli oculari che invece attestano Moro nella grande scura, cioè nella 132 : Marini, Intrevado, De Andreis, ma soprattutto pellegrini e buttazzo. Tutte testimonianze i cui numerosi verbali sono irti di contraddizioni. La scena che descrive buttazzo in particolare, del dimenantesi in mezzo a due sul retro della 132, uno dei quali gli tiene premuta in faccia una cosa bianca, mi appare filmica, e molto meno corrispondente al carattere dolce e remissivo di Moro che "avrebbe seguito chiunque" stando ad Eleonora, figuriamoci banditi con armi puntate.
L´unica maniera di conciliare buttazzo etc., diciamo gli scuristi, con i chiaristi, è la notiziola riportata dal giornalista giuseppe zaccaria in articolo che mi ha passato Franco Martines, dal Messaggero del 18.3.78 p.2 : qui si dice, senza fonte ma par di capire da quel che precede sia infelisi (quindi uno dei massimi depistatori del caso Moro, attenzione), che Moro fu trasbordato dalla 132 ad altra auto proprio alla sbarra, e si mette questo in bocca a testimone della sbarra che altri non può essere se non la De Luca - la quale a verbale tutto dice tranne questo. Però sempre nei verbali, la De Luca dice che prima stava affacciata alla finestra della cucina che dava su Belli, poi per seguire le macchine che l´avevano incuriosita, attraversa tutto l´appartamento e va in giardino : forse il trasbordo di cui parla zaccaria de relato da infelisi, avvenne in quei secondi in cui la De Luca non poteva vederlo ? Ma allora chi l´ha visto ?
A me pare difficilissimo, tuttavia questo fattoide di zaccaria conferma almeno, come minimo comun denominatore con la De Luca, che dalla sbarra in poi Moro non è più nella 132.
Ma tendo a pensare che buttazzo (e pellegrini) fossero due depistatori di regime : non solo e nemmeno tanto per la scenetta da film del dimenantesi, ma soprattutto perché, unici tra gli oculari di Stresa, ignorano la bianca : non solo non la vedono, o meglio fanno finta di non vederla, ma buttazzo arriva al punto di negarne espressamente l´esistenza, asserendo di aver fatto caso a macchine di supporto alla 132, da bravo ex poliziotto, e di aver visto solo la 128 blu !
Penso dunque che Moro fu messo nella bianca a Fani - non avrebbe avuto senso un trasbordo alla sbarra, sotto gli occhi di due oculari (De Luca e Dordoni) viste benissimo dai terroristi - un trasbordo da veicolo con finestrini trasparenti a veicolo con finestrini trasparenti ! SE trasbordo avvenne, ebbe senso solo se in furgone chiuso dietro, in modo che nessuno potesse vedere Moro fino alla prigione.
E Moro non era certo nella 132 a Bitossi : un´altra sosta assurda col prigioniero dentro, sotto gli occhi dei passanti.