Devo ahimé tornare sul falso scoop dello zatti cum rainews e vespa, perché è uscito il video del segmento della trasmissione del 9 maggio scorso, da piangere :
https://www.raiplay.it/video/2025/05/Caso-Moro-spunta-una-nuova-prigione--ac9ca295-1e80-4596-baa3-01fcfc962250.html
Credo sia tagliato alla fine, cmq l´essenziale che mancava c´è , ed è quello che avevo immaginato : la prigione sarebbe stata nella (futura) Loyola university a via Massimi 114 poco dopo la sbarra (questo lo asserisce zatti sulla base di vaghe somiglianze tra la piantina del reperto 777 di Gradoli e gli edifici della Loyola).
Ora : a parte il fatto che le oculari Dordoni e De Luca perdono di vista il convoglio delle 3 macchine dei terroristi DOPO il 114, DOPO l´angolo di Villa Rossini che sta DOPO il 114, e la Dordoni specifica ad Imposimato nel ´79 che i terroristi NON girano a destra per infilare il viottolo del 114 :
https://memoria.cultura.gov.it/documenti-online/-/doc/detail/198/042%20%20volume%20XLII?keyword=
p. 511 ;
- e doveva bastare questo ;
a parte questo, la Loyola che al 16.3.78 aveva ancora sede su via Trionfale e NON al 114 di Massimi dove si trasferì solo a partire da metà aprile 1978 : detta Loyola di Massimi 114 NON era affatto un cantiere al 16.3.78 : gli edifici erano quasi tutti esistenti ed erano convento delle suore domenicane di Santa Caterina da Siena. Le suore avevano bensì affittato i locali alla Loyola fin dal febbraio ´78, ma solo come contratto : esse restarono lì fino a metà aprile, e solo nei mesi successivi la Loyola attuò il trasloco. Nessunissimo cantiere edile dunque all´epoca, il 90% degli edifici esisteva già. Qualcosa fu aggiunto solo molto dopo.
E la mia fonte non è scoopistica sfrenatezza da strapazzo, bensì la sorella economa ed archivista dell´ordine citato, da me consultata a iosa anni fa proprio perché volevo verificare l´ipotesi prigione da quei pizzi - ed ho verificato, e Moro non ha MAI messo piede al 114 il 16 marzo 1978.
Vedi infra tutta la documentazione relativa e le risposte della gentile sorella che mi ha tanto aiutato.
ALETH
14.5.2025 + 16.5.2025
SUOR LAURA BATTE ZATTI
Suor Laura mi ha risposto - in maniera devo dire, molto dettagliata ed esauriente. Eccovi dunque le mie domande prima, le sue risposte dopo :
" Gent.ma Suor Laura,...
Io come Le dicevo, sono uno storico indipendente.
L´oggetto del mio studio è un possibile collegamento, per ora del tutto ipotetico, tra la Loyola ed il caso Moro.
Aldo Moro fu prigioniero, per la maggior parte dei 55 giorni, vicino casa sua : cioè a pochi minuti di macchina da via del Forte Trionfale 79 dove abitava. Lo si evince con chiarezza totale da diverse lettere dalla prigionia, anche qui se vuole, Le manderò analisi filologica assolutamente probante.
Il 16.3.78, dopo la strage ed il rapimento, 2 separati convogli di automezzi dei terroristi imboccano via Belli da via Trionfale, poi via Marcello Casale De Bustis e via Massimi, senza girare a sinistra per Massimi Vecchia, né a destra per il viottolo di Massimi 114 (teste Dordoni 1979), ma proseguendo dritto in direzione via Serranti. Il primo convoglio è un furgoncino bianco seguito da una 128 bianca, visti dal teste dottor Ernesto Focà a via De Bustis. Il secondo, pochi minuti dopo, sono 3 macchine, viste dalle testimoni oculari De Luca Anna in Angelini di via Gherzi 8 e Dordoni Iole. Purtroppo però, tutti e 3 i testimoni agli atti della prima commissione parlamentare d´inchiesta, perdono di vista le macchine subito dopo l´angolo con Massimi Vecchia o do il vicino angolo di Vulla Rossini, a causa del dosso e di un grande albero che allora c´era e oggi non più. La De Luca riesce solo a vedere che le 3 macchine non girano a sx per Massimi vecchia (il troncone di via Massimi dove c´è il 91, che quindi cade anch´esso come possibile prigione di Moro), ma vanno diritte. La Dordoni aggiungerà come detto, che non girano nemmeno a destra. La questione divrebbe finire qui, ma siccome c´è chi da tempo insiste sulla Loyola come possibile prigione di Moro, mi rivolgo a Lei per alcuni chiarimenti.
Dopo l´angolo con Massimi Vecchia (cioè il troncone di Massimi da De Bustis a piazza Ennio, dove c´è il 91 che quindi, ripeto, cade anch´esso come possibile prigione di Moro), proseguendo diritti, arriva il civico 114, poi il 116 della ex villa Rossini di allora.
1 ottobre 1978, via Monte Nevoso 8 a Milano : blitz dei cc di Dalla Chiesa, salta quasi tutto il comitato esecutivo brigatista, e si perquisisce. Il verbale è agli atti.
Reperto 42 : una borsa di tela rossa con su scritto ´Loyola University Chicago` contenente un kit di pronto soccorso.
Che ci fanno le "brigate rosse" con una borsa di college dei gesuiti americani ? Dove mai l´hanno presa quella borsa ? A via Monte Nevoso si sa, furono portati molti documenti del sequestro Moro, compreso il Memoriale - vuoi vedere, mi sono chiesto in via del tutto ipotetica, che viene da Roma pure la borsa ?
Ecco sorella, ora comprenderà perché mi occorra sapere se Massimi 114a fosse vuoto od occupato da voi od altri durante i 55 giorni (16.3.78 - inizio maggio 78). Perché, ho ipotizzato, se era vuoto e voi eravate già via, e nell´interim di quel periodo, la Loyola non fosse ancora arrivata, allora qualche delinquente collegato al sequestro, potrebbe aver utilizzato i vostri ex-edifici abbandonati per tenerci Moro. O peggio : vista la borsa, forse qualche dipendente laico della Loyola, avrebbe potuto esser complice del sequestro Moro ed aver quindi regalato quella borsa col kit di primo soccorso a qualche terrorista.
Mi rendo perfettamente conto che si tratta di mere congetture, prive di alcun riscontro probatorio. Anche la borsa è solo indiziaria, per quanto assai curiosamente tale.
Da qui la mia necessità scientifica, di rivolgermi a Lei testimone e protagonista del passaggio di consegne Domenicane-Loyola come dettomi dal parroco di San Fulgenzio.
Questo è tutto. La ringrazio anticipatamente di cuore dell´aiuto che riterrà di darmi, e profitto per ricambiare i migliori auguri di Felice Anno Nuovo.
Cordiali saluti, Dott.... "
RISPOSTA DI SUOR LAURA :
" Gent.mo sig...,
la ringrazio delle informazioni che mi ha dato circa gli studi che sta compiendo sulla vicenda Moro...
Ora, dal mio ufficio con alcune note di archivio sono a poterle confermare quanto segue.
Faccio solo una premessa: il parroco di San Fulgenzio le ha dato una informazione non corretta, forse ha confuso le persone. Nel 1978 IO NON ERO A MONTEMARIO .... Altre suore si occupavano di questa casa, e , purtroppo, nessuna di quelle che erano presenti alle vicende da lei evocate (passaggio fra noi e la Loyola University) è ancora vivente. Si tratta di anziane sorelle che o sono morte o non sono più in grado di ricordare.
Comunque dalle note di archivio possiamo dare queste certezze.
Alla fine di maggio del 1965 nella casa dove ora si trova la Loyola University (corpo storico - NON le nuove costruzioni) si trasferisce la Curia generalizia della congregazione. L'altra casa (114/B) resta casa di noviziato, mentre il 114/A è sede della curia generalizia, casa di formazione per le giovani professe e casa di esercizi per la Congregazione.
Tale resta fino al capitolo generale del 1976 quando comincia una riflessione sull'uso di questo immobile.
Il 16 aprile 1978 la casa viene chiusa e la curia generalizia e il gruppo di formazione si trasferisce nella casa di noviziato in locali che erano stati ristrutturati allo scopo.
Dal 1 maggio 1978 nella casa entra la Loyola University, con un affitto che era già stato firmato nel mese di febbraio 1978.
Come vede non ci sono periodi vacanti: essendo i due immobili molto vicini quei 15 giorni sono serviti alle suore per finire il loro trasloco e all'Università per cominciare ad approntare i locali a suo uso.
L'affitto con il Centro universitario dura fino al luglio 2009, quando avviene la vendita e quindi il passaggio di proprietà del bene.
Quindi spero di aver risposto alle sue domande: non ci sono tempi in cui l'immobile rimase vuoto, nel senso che o c'erano le suore che stavano traslocando o c'era il Loyola che stava approntando i suoi locali. Inoltre all'inizio del viale c'è sempre stato un cancello a delimitare la proprietà (e figuratevi se i terroristi, col diavolo alle calcagna, pochi secondi dopo una prima sosta con tronchesi per tagliare la catena di De Bustis, ne avrebbero fatta altra per segare la serratura del cancello del 114 ! NDR). L'immobile non aveva allora le dimensioni attuali (ma l´allargamento fu fatto molto dopo, ndr : dati dal sito della Loyola Roma :
https://www.luc.edu/rome/about/thejfrctradition/
Gli allargamenti sono successivi all´acquisto del 2009, com´è logico giacché nessuno farebbe allargamenti finché sta in affitto, né ne avrebbe facoltà, NDR).
Non so darle altri particolari, proprio perché le sorelle che curarono da vicino questi passaggi non ci sono più.
Spero che tutto questo serva alla sua ricerca.
...
Cordiali saluti. sr Laura Restelli
Sede Legale-Economato Generale
Suore Domenicane di Santa Caterina da Siena
Via degli Artisti 17 - 00187 ROMA "
Questo è quanto : non v´era dunque nessunissimo cantiere a Massimi 114 al 16.3.78 né durante i 55 giorni : il cantiere se l´è inventato zatti di sana pianta.
ALETH
9.1.2023 + 16.5.2025
Il giornalista di rainews zatti federico alcuni giorni fa spara uno scoop dal solito vespa a porta a porta : ipotizza di aver trovato prigione Moro a 5 minuti da Fani, sul percorso della fuga, in base al reperto 777 di Gradoli che ne mostrerebbe piantina.
Ma quella piantina l´ho riconosciuta al volo : l´aveva già pubblicata la ben più seria, fu Rita Di Giovacchino ben 6 anni fa :
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2019/05/08/moro-i-sotterranei-di-via-caetani-e-la-mappa-in-stile-faranda/5161558/
Ergo tanto per cominciare cade la presunta esclusiva dello zatti.
Una differenza c´è, anzi più d´una : la giornalista attribuiva la piantina, in base alle perizie calligrafiche, alla mano di faranda , anche se ritrovata fra le carte di morucci : nessuno dei due giornalisti aveva il brutto vizio di linkare o citare le fonti, io non le conosco, ma poco importa per ora.
Più sostanziale è che la Rita afferma trattarsi della pianta di palazzo Orsini, quello notorio di via di Monte Savello 30. Mentre lo zatti la attribuisce in base a sua ricognizione , a cantiere poi palazzo vaticano a 5 minuti da Fani sul percorso della fuga.
Mi oriento sulla ben più seria Di Giovacchino anche perché morucci aveva tratteggiato già dai primi ´70 i paraggi di Monte Savello su famoso schizzo repertato perquisendo la casa di sua ex fidanzata, Leonarda Faggioli.
Come si legge agli atti CM e come riportato dallo zatti, gli inquirenti lessero la parola carceri sulla piantina e pensarono si trattasse di istituto penitenziario :
https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/908272.pdf
CM 31, p.53 :
„ 777 : schizzo planimetrico di un probabile istituto carcerario in costruzione, con allegati tre foglietti manoscritti su carta quadrettata „
zatti ipotizza invece che si riferisca al carcere di Moro. Peccato che, sul percorso della fuga, non ci fosse allora nessunissimo cantiere del vaticano ma solo uno dell´assicuratrice Tirrena a via Massimi 158.
Ma tutto questo è assolutamente irrilevante alla ricerca della prima o seconda o terza o quarta prigione di Moro : che molto probabilmente stava a forte braschi (la prima) perché gli ultimi due testi a vedere il pulmino del trasbordo cioè il poliziotto TeX da me rintracciato nel 2023, ed il calzolaio Schiavone agli atti CM, lo avvistano a De Carolis e Damiano Chiesa, direzione Pineta Sacchetti appunto.
Se, come probabile, la piantina è di Monte Savello, forse servì a pianificare un furto di quadri ed altro oggetti d´arte, di cui ad esempio la casa della marchesa Valeria Rossi in Litta Modignani al civico 30 traboccava. morucci e le scheinbierre si dedicavano spesso al furto di quadri come anche il toni patavino.
Però Moro non fu mai a Savello 30 : perché lì non c´era alcun deposito di stoffe. Invece addosso al cadavere e sulla R4 si repertarono fili tessili multicolori in abbondanza. Ci tornerò.
Non passa quasi giorno senza che una nuova camionata di spam demenziale venga riversata sul caso Moro, come se non bastassero 47 anni di stratigrafia del depistaggio e/o insabbiamento.
ALETH
13.5.2025 + 16.5.2025