Toby Abse, brillante recensione di negri del 2016 :

https://weeklyworker.co.uk/.../last-hurrah-of-a-psychopath/

Già il titolo mi ha fatto morire, perché effettivamente negri è un criminale psicopatico, ed augurargli che il libro del 2015 che Toby recensisce, fosse l´ultimo, è condivisibile anche se purtroppo lo zombie vivente campa ancora 8 anni dopo.

Ma quel che davvero impreziosisce l´articolo sono le fondatissime argomentazioni di collusione del negri con la cia addotte da Toby. Argomenti che sono in grado di integrare, ma prima le parti essenziali del suo articolo sul punto. Il libro è un´autobiografia, more solito spudoratamente menzognera, del caporione :

" Whether his father, who died when Negri was only two, ever had any socialist sympathies, as Negri asserts at various points in this book, is not something that at this distance in time can be easily proved or disproved, but it is absolutely certain that his elder brother, Enrico, volunteered to fight for Mussolini’s German-backed Republic of Salo in December 1943, before his 18th birthday: in other words, not in response to the coercion of conscription. Enrico died within weeks of volunteering, possibly killing himself after being wounded in combat in order to avoid falling into the hands of the “reds” (p13).

The contradictions of this double life have given rise to deep suspicion in some quarters - most notably on the part of the British journalist, Philip Willan, who suggests some link with both the Italian and American intelligence services.

Whilst one could put a sinister construction on Negri’s presence in autumn 1960 at an Italian conference organised by the Rockefeller Foundation, immediately after his return from a journey to the Soviet Union with some members of the PCI and PSI leftwingers, it seems much more likely this was pure academic careerism.

However, there are a few oddities towards the end of the book. First: (e qui Toby cita negri, ndr) :

´An American journalist (who during my trial revealed himself to be a CIA agent) comes to find me in Milan; I explain him the difficulties of the situation in which we find ourselves. I accept his insistence to explore all possible channels to save Moro’s life - he, an expert in anti-terrorism, is even less convinced than I am (p579).`

Then, when Negri is in New York in early autumn 1978: ( e qui Toby ricita negri, ndr) :

´One day this fake journalist who came to find me during the Moro kidnapping takes me to New York inside the ABC skyscraper in Washington Square. He leads me for an hour from one office to another, up to the television studios; here he has projected a film on the Symbionese7 that recounts the destruction of the group, up until the bombardment of the house where the last resisters had taken refuge. I do not know exactly what the agent of the CIA wanted to tell me …` (p583).

One wonders why Negri does not choose to name the journalist/agent after all these years. "

Dunque, prima integrazione mia : Scrivo in inglese per facilitare la lettura a Toby, anche se legge benissimo l´italiano :

I´d like to share with you the strong probability, that the unnamed cia journalist was christopher ishan. I base my idea on this document :

https://www.memoria.san.beniculturali.it/documenti-online/-/doc/detail/221/065%20%20volume%20LXV?keyword=

p.419 of the scanned version, 407 of the original paper document. negri, interrogated in jail on April 24, 1979, about a notebook of his, comments on an April 29th, 1978 (during the Moro kidnapping) entry, concerning an appointment with ABC journalist chris ishan, who was in Milan, writing a report about Italian political parties. So there you have a journalist who pays visit to negri during the Moro kidnapping on the one hand, and on the other, takes him inside the ABC skyscraper in New York the following autumn. I guess, that makes Ishan the likeliest candidate, with 99,9% likelihood.

La seconda ed ultima integrazione per ora, riguarda il padre del negri, e la riprendo passim, da mio post pubblicato qui qualche tempo fa : " negri antonio fu nereo e di malvezzi aldina " : ehi toni, chi fur li maggior tui ? Ora : questa malvezzi aldina, madre di toni negri, faceva si legge, la maestra elementare, ma " proveniva invece da una famiglia di piccoli proprietari terrieri fascisti " :

https://it.wikipedia.org/wiki/Toni_Negri

Era originaria di Poggio Rusco in provincia di Mantova. Questo paese col suo territorio, era stato feudo del vescovo di Mantova dall´XI al XIV secolo, quindi le radici guelfe della madre ci starebbero, ma l´autrice dell´articolo su EIR, non dà fonti per questa sua notizia. Dal XIV secolo, Poggio Rusco passa ai Gonzaga, che pure loro nascono guelfi nell´ XI secolo, anche se poi si ghibellinizzano nel ´300 quando prendono il potere a Mantova all´ombra del sacro romano imperatore.

Esiste una famiglia nobile italiana Malvezzi :

https://it.wikipedia.org/wiki/Malvezzi_(famiglia)

attestata fin dal XII secolo, ma di Bologna, non del mantovano :

https://it.wikipedia.org/wiki/Malvezzi_(famiglia)

D´altro canto, il padre di negri, nereo o nerio negri, era di Bologna, e si legge che nerio e aldina si conobbero a s.giovanni in persiceto nel bolognese, nel 1920. Non solo : il clan malvezzi "ben presto si ramificò e prosperò in parecchie città dell'Italia settentrionale, specie in Brescia, Mantova, Padova, Modena e Reggio : dunque, Poggio Rusco per una malvezzi ci sta e come :

https://www.treccani.it/.../malvezzi_(Enciclopedia.../

Questi nobili malvezzi furono appoggiati da papa giulio II, quindi anche per questo possiamo postulare origine guelfa. Sono stati pezzi grossi nei secoli, fino a ´900 inoltrato, in campo militare, politico, accademico, religioso.

Il punto ora è : come fa l´autrice di EIR, a sapere che la madre di negri era nobile, dei nobili malvezzi ? Non lo dice. È la solita sparata alla larouche ? Di malvezzi in italia ce ne sono a centinaia, difficile sian tutti nobili malvezzi, anche se non si può dire.

Ma che aldina malvezzi da poggio rusco, madre di toni negri, fosse davvero una nobile malvezzi, lo possiamo ricavare per logica : nel 1962, da bravo campione del proletariato, negri sposa la sua prima moglie, paola meo, ricca veneziana, che difficilmente avrebbe consentito a matrimonio plebeo. Mary Sonnenblick che firma l´articolo EIR, sostiene che i meo fossero stati anch´essi guelfi e nobili, il che andrebbe a nozze con i guelfi malvezzi. Devo dire però, che pur avendo letto in altre fonti che paola meo fosse nobile veneziana, nulla ho trovato finora su una famiglia nobiliare meo. Il manifesto che di comunisti da salotto se ne intende, la definisce " borghese veneziana" :

https://ilmanifesto.it/paola-meo-lo-charme-della-militanza

Quest´altra fonte la dice figlia di un famoso architetto veneziano :

https://ilciottasilvestri.blogspot.com/.../per-paola-meo...

che dovrebbe essere marino meo, su cui di biografico nulla trovo.

In ogni caso, borghese o nobile che fosse la prima moglie, negri non era certo un proletario di famiglia.

Altra fonte vuole il padre di negri, nerio o nereo negri, dirigente dell´azione cattolica di padova, altro che operaio.

È possibile dunque che la Sonnenblick abbia arrotondato un poco, abbia cioè iscritto d´ufficio la madre di negri ai nobili malvezzi senza prove, d´intuito : ma è ben probabile che la sua intuizione fosse giusta.

Certo è, che il padre di negri morì presto, nel 1936, anche qui morte mitologizzata come conseguenza di olio di ricino, per negri stesso invece vi fu la malaria almeno come concausa.

E la madre, aldina, era amica di raffaele pettazzoni : " massone, il 14 novembre 1907 Pettazzoni aderì alla Loggia "Rienzi" del Grande Oriente d'Italia a Roma, della quale fu in seguito Oratore, e nel 1913 fu ricevuto al quarto grado del Rito scozzese antico ed accettato nel Capitolo Rosa-Croce " :

https://it.wikipedia.org/wiki/Raffaele_Pettazzoni

pettazzoni (1889+1959) era un famoso storico delle religioni, ovviamente socialista : pare che ad un certo punto si dimise dalla massoneria, ma non si comprende se la lasciò del tutto o solo la carica di oratore. L´incontro con pettazzoni avviene perché la malvezzi oltre a fare la maestra, recitava in una compagnia filodrammatica con un´amica dello storico : ditemi voi se questo tipo di attività ed ambienti e conoscenze sono definibili come origini operaie. Non solo : ma altra fonte dà il padre di negri ragioniere capo nel 1931, altro che operaio. L´ombra della massoneria copre dunque toni negri fin da prima della nascita : ecco la prova, seria e circostanziata, che negri era di famiglia borghese e niente affatto operaia, al di là del fattoide delle origini nobiliari riferito dalla eir :

" È probabile che sia Claudia Ravanelli a far incontrare Pettazzoni con la m.a Aldina Malvezzi, la quale recita insieme con lei nella Compagnia Filodrammatica Persicetana. Aldina è una mantovana (è nata a Villa Poma [vicino Poggio Rusco, nota mia] nel 1899); dal 1916 insegna nelle scuole elementari della provincia di Bologna; dal 1920 è effettiva nella scuola di S. Bartolo, dove abita con la famiglia

in Via Budrie, n. 203; nel 1922 sposa il rag. Nerio Negri e si trasferisce a Bologna, poi nel 1927 a Mantova e infine nel 1931 a Padova, dove il marito sarà ragioniere capo dell'Amministrazione provinciale. Aldina e il marito serberanno un gradito ricordo di

Persiceto e di Pettazzoni; gli scriveranno qualche volta e lo incontreranno nel marzo 1936 a Padova durante un corso di lezioni in quella Università; nello stesso anno Pettazzoni si adopererà per la riammissione in servizio di Aldina, rimasta vedova con tre figli senza alcuna pensione; ed essa gli manifesterà in più occasioni la sua riconoscenza fino agli ultimi anni Cinquanta ".

Ecco, questo era l´essenziale sulle origini borghesi, fasciste e paramassoniche di toni negri.

E per concludere in bellezza, lascio ancora la parola a Toby :

" Perhaps more significantly, one might ask why Negri, who had already spent a large part of 1977 abroad and on the run from the Italian police after magistrates had issued arrest warrants for him, had no difficulty in getting an American visa at a time when even the most pacific and respectable ‘official communists’ from the PCI were frequently banned from entering the US. One might have thought that in the immediate aftermath of the Moro kidnapping the American authorities would have been particularly suspicious of any Italian extreme leftist who had publicly glorified violence, as Negri had in his widely cited pamphlet Domination and sabotage, even if they may not have known of the involvement of former members of Negri’s old organisation, Potere Operaio, in the Roman column of the Red Brigades - which they may well have done if it was really the case that a CIA man was asking him to try and get Moro released, as he claims here.

It is not clear from Negri’s autobiography if Willan’s claim on p187 of his book Puppetmasters that Negri went to and fro between Italy and the US on a number of occasions in these years has any substance. Also interesting is the attempt in the mid-1960s to block the appointment of his colleague, Antonio Pigliaru, according to Negri as a manoeuvre directed mainly at Negri’s own simultaneous appointment to the chair of state doctrine in the political science faculty at Padua. Pigliaru (and thus Negri) had the support of Pigliaru’s fellow Sardinian, Francesco Cossiga. Negri writes: “Thus I know Cossiga: elegant, passionate and critical in the things he does and in discussion”, even if Negri has to admit he was “a strange personality” and “great friend of the American embassy” in the days when he was still “the young under-secretary for defence with special responsibility for the secret services” (p268). Given Cossiga’s later role as ‘minister of civil war’, as the Movement of 1977 branded him, not to mention his tenure at the interior ministry during the Moro affair, this friendship seems more than a little odd.".