Le testimonianze combacianti in buona sostanza, di Schiavone e di TeX, sono importantissime potenzialmente : perché indicano la direzione presa dai terroristi (chiunque fossero a quel punto) che, con ogni probabilità, portavano Moro trasbordato in quel furgone. Di questo non posso essere certo, perché né TeX né Schiavone poterono guardare dentro nel furgone, che dovette essere per logica, del tipo chiuso dietro, senza vetri dietro. Ma che dentro quel Fiat vi fosse Moro, questo è plausibilissimo e probabilissimo, perché a lume di logica sempre anche se teorica, non vedo altra funzione di quel furgone altrimenti (trattasi di un secondo furgone come vedremo infra) — a meno di un ennesimo diabolico depistaggio.
La direzione dovrebbe dunque essere quella della prigione, della prima e principale prigione di Aldo Moro — a largo Damiano Chiesa, sono le 9,21 circa, secondo più secondo meno : i rapitori sanno benissimo che l´allarme è già scattato da tempo per le forze dell´ordine, hanno appena visto TeX a sirene spiegate (che purtroppo li prese per poliziotti), hanno il diavolo alle calcagna e sanno che di lì a pochissimo, tutta Roma saprà di Fani via massmedia, e si metterà in modalità attenzione a tutto e tutti.
Pertanto è chiaro, anche per altri mille motivi che magari illustrerò nei prossimi giorni, che la prigione doveva, DOVEVA a lume di logica stavolta ferrea e matematica, stare vicino a largo Damiano Chiesa, dove Schiavone, purtroppo, è l´ ultimo ad attestare il furgone.
Ma : fa in tempo a dirci che esso furgone fila verso Pineta Sacchetti : cioè verso Forte Braschi. Infatti da largo Damiano Chiesa alla pineta ( e qui seguite su maps altrimenti è impossibile capire), l´unica alternativa che non porta a Braschi è via Mario Fascetti : via che passò nella vulgata, anche se non menzionata nel memorucci, per colpa del trio depistatori imposimato-morucci-faranda (vedi audizione imposimato alla Moro2, allucinante).
Ma via Fascetti va esclusa del tutto come opzione, perché strada privata a carreggiata unica ma doppio senso di circolazione ! Bastava una macchina o camion dell´immondizia a bloccare il sequestro Moro ! Oltre ad essere chiusa con catena in fondo, catena che veniva aperta solo di mattina appunto per la nettezza urbana e poi richiusa (testimonianza privata di residente resa a me e TeX l´8.11.23 in situ) : solo dumb & dumber avrebbero speso mesi a programmare una tale demenziale via di fuga.
Il furgone cum 128 di scorta entra dunque nella pineta, strada obbligata : via Damiano Chiesa e poi via di Valle Aurelia direzione nord, per sboccare su via della Pineta Sacchetti o da via Vittorio Montiglio (se non era allora senso unico dir. pineta come oggi) o da via Luigi Arbib Pascucci : e dall´angolo di queste vie, dal loro sbocco su Sacchetti, sono 2 minuti fino a forte braschi.
Da qui la mia ipotesi di prigione o dentro il forte, o nei paraggi sotto il dominio pieno ed incontrollato del sismi del piduista alcoolizzato santovito — cioè della cia.
Stay tuned.