BRINK´S SECURMARK, RAPINE IN SICUREZZA

by Aleth Wednesday, Jul. 24, 2024 at 11:35 AM

la brink´s era fondamentalmente un tramite di finaziamento per il terrore rosso e nero degli anni ´70 : repechage di mio studio del 2023 circa

BRINK´S SECURMARK, RAPINE IN SICUREZZA

Sicuramente una delle chiavi per capire il caso Moro sta nella famosa rapina alla brink´s del 1984. Ovvio che chichiarelli fu solo usato e poi eliminato perché ingombrava. Ovvio che la rapina fu un prelievo organizzato dalla proprietà della brink´s, che non ci rimise nulla perché assicurata coi soliti lloyd´s come i costa al tempo del finto sequestro che finanziò quello vero di Moro. Mentre la finta rapina, e vero prelievo alla brink´s servì a ringraziare-pagare diversi protagonisti poco noti od ignoti del caso Moro, ricattandone al contempo altri. La prima cosa da fare è dunque capire di chi fosse questa brink´s securmark nel 1984.

E qui ci viene fortuanatamente in soccorso il grande Gian Paolo Pelizzaro sul mensile fascista area del maggio 1998 : perciò leggo tutti anche i fascisti : se non era per Pelizzaro, Flamigni non avrebbe mai scritto i suoi libri su gradoli. E lode al compagno Flamigni per aver valorizzato un fascista. Gli articoli originali di Pelizzaro non li trovo (forse qualcuno mi aiuta ?), ma per fortuna buona parte è riprodotta in Carte nascoste 461 sq. :

- 24.3.1984 : l´istituto trasporto valori brink´s securmark, sede romana al km 9,600 di via aurelia (vicino allo svincolo GRA aurelia, più o meno dove onofri angelo il 16.3.78 vede una 128 bianca ferma con due avieri che si cambiano circa 40 minuti dopo la

strage ; e non lontano da forte boccea e forte braschi), viene "rapinato" di una cifra colossale le cui stime oscillano fra i 35 (ufficiale) e i 55 (chichiarelli) miliardi di lire in contanti titoli e gioielli

- 13.4.1984 : un rapporto della squadra mobile porta che il 29.6.79 il fratello del rag. pellegrino de strobel (capo contabile dello ior di marcinkus), pietro de strobel, diventa sindaco della brink´s.

Vado subito al sodo : chi era il proprietario della brink´s securmark nel 1984 - e nel 1978 ? Pelizzaro informa che la secur fu sempre americana, fin dalla fondazione nel 1972 - no surprise here.

E che nel 1976, cedette il 47% delle azioni - sicuramente il pacchetto di maggioranza perché poi c´erano diversi soci per lo + americani - alla Brink´s di chicago, colosso mondiale nel campo delle polizie private.

Dunque siamo alla fonte : chi era il proprietario della brink´s di chicago ( che poi non era + a chicago, dove era stata fondata, ma cmq era in mano a clan di chicago al tempo della rapina) nel 1978-84 ? Nel 1962, la brink´s era stata acquistata dalla Pittston company, azienda del carbone e del petrolio e del gas naturale - cominciamo a capire ? E negli anni ´60, sotto l´egida pittston, la brink´s si era espansa in francia, brasile e israele - 3 paesi coinvolti fino al collo nel caso Moro, il primo e il terzo direttamente, il secondo come ospite di latitanti alla de vuono e profughi per precauzione post-Fani come patrizio bonanni.

Quindi, nel 1978-84 la brink´s era della pittston company. E chi era il proprietario della pittston/brink´s ?

Sono riuscito per ora ad individuare il presidente del cda della pittston nel 1984 : paul w. douglas.

Il quale, oltre ad avere un penchant per il business petrolifero e tabacchiero, fu membro - indovinate - ma del council on foreign relations naturalmente, nonché di quella mafia accademica elitista chiamata phi beta kappa, che annovera tra i suoi onorati bush padre, kissinger, condoleeza rice e via coi merenderi. douglas era figlio di due senatori.

E la "rapina" al deposito brink´s di aurelia 9,600 non servì solo a "ringraziare" diversi criminali coinvolti nel caso Moro ; ma anche ad appianare i debiti della brink´s, che proprio douglas in quell´anno, vendette come ditta portavalori e deposito valori, rifacendosi delle perdite tramite l´assicurazione lloyd´s .

Per i mandanti, posso fermarmi qui per ora. Da domani passiamo agli esecutori. `notte cari, crollo sopraggiunto. Ah dimenticavo : il tutto si deve a Pelizzaro, mentre paul w. douglas e la pittston, ad Aleth. Stay tuned.

https://en.wikipedia.org/wiki/Paul_Douglas

https://www.nndb.com/people/576/000174054/

https://www.referenceforbusiness.com/history2/8/The-Pittston-Company.html

https://en.wikipedia.org/wiki/Brink%27s

Riprendo Pelizzaro che tratta della brink´s securmark (quella "italiana") da p. 461 in poi di Carte nascoste, mega-compilation utilissima sul caso Moro che ne riproduce l´articolo-inchiesta su area del 1997-98 - uno dei capisaldi della ricerca morologica, indispensabile per tutti.

Dunque accanto alla connessione con vaticano-ior-marcinkus-luigi mennini etc., tramite pietro de strobel fratello del galoppino di marcinkus pellegrino, Pelizzaro narra che nel rapporto della squadra mobile del 1979 con de strobel, si fa la storia della securmark, fondata nel 1972 a roma da una serie di evidenti prestanome che vi risparmio, di cui uno, tal braga vittorio era procuratore della solita società anonima svizzera fiduciary investment services, con sede ad eschen ( che per amor di precisione sta in liechtenstein non svizzera, e + vicina al confine austriaco che a quello svizzero - peccatuccio veniale di Pelizzaro, che gli perdono di cuore perché irrilevante). Vi era poi tra i fondatori-prestanome di securmark, un altro fiduciario di anonima società di eschen, tal camporesi enrico nicola della tepon ag. Queste società fittizie son bambole russe che vanno e vengono, inutile cercarle su google. Chiaro che i soldi erano di altri che ci tenevano a restare anonimi, però grazie a Pelizzaro, possiamo risalire la catena alimentare un pochino anche per la sezione italiana : nel primo cda della brink´s securmark, dunque a partire dal 1972, e prima dell´acquisizione da parte della brink´s americana del ´76, c´erano i seguenti personaggi :

- antinucci bruno mark, presidente, nato in italia ma cittadino usa ;

rapida scorsa su google porta a collegare costui allo ior, a sindona, all´omicidio Pecorelli e quant´altro, quindi a chichiarelli etc. ; nel 1972, continua Pelizzaro citando il rapporto della squadra mobile, antinucci risultava socio al 50% con michele sindona del daily american, quotidiano di lingua inglese pubblicato a roma che ben conosciamo perché era quello gestito direttamente dalla cia attraverso il clan cunningham, che finanziava e pubblicava tutti i sovversivi immaginabili da lotta continua di sofri agente doppi per l´uar e triplo per la cia, e boato, a notizie radicali degli agenti cia pannella-bonino. Impossibile dunque, che antinucci non fosse egli stesso legato a filo doppio alla cia, ai cunningham e quindi alla strategia della tensione, e che il vero scopo del fondare la brink´s securmark non fosse quello di finanziare il terrore rosso e nero per distruggere il compromesso storico. Fra i primi clienti della securmark aggiunge Pelizzaro, figurava la banca privata finanziaria di sindona.

Sia antinucci poi, sia camporesi supra, coinvolti nella brink´s degli inizi, facevano affari con la goodyear sede bari. La goodyear era propensa ai golpe pur di comprimere il costo del lavoro globalmente, come fece in Indonesia dove Sukarno fu tolto di mezzo a favore del fascista suharto che si profuse in scuse alla goodyear che Sukarno aveva lasciato occupare dagli operai, e la rifornì di schiavi comunisti imprigionati

- altro consigliere di amministrazione della brink´s securmark fin dal ´72 è il famigerato stefano falez, che gestiva almeno fino al 2003, il notorio hotel minerva allusivamente citato da Moro in lettere, luogo di appuntamento e combutte dei servizi deviati. Legatissimo al vaticano, costui fu alto dirigente dello ior e cavaliere di malta ovviamente, e perfino ambasciatore dei cavalieri presso la santa sede prima, a belgrado poi. Philip Willan informa che " Sindaco supplente nella Compagnia San Giorgio (società di mafia finanziaria vaticana affine allo ior, ndr), nel 1971, è un collega di Mennini, il capo contabile dello Ior Pellegrino De Strobel. Il suo fratello, di nome Pietro, svolge un’analoga mansione nel 1979 in un’altra società “cattolica”, la società di trasporto e custodia valori denominata Brink’s Securmark. Un altro socio di Marcinkus, l’uomo d’affari di origini iugoslave Stefano Falez, crea un legame fra le due società. A metà anni Settanta è alla volta consigliere della

Brink’s e amministratore unico della Compagnia San Giorgio. Nel 1984 la Brink’s sarà vittima di una clamorosa ed inquietante

rapina, che frutta 35 miliardi di lire ai suoi autori. In quel momento Falez non avrà più cariche nella società, ma risulterà proprietario dell’immobile sulla Via Aurelia, dove avviene la rapina."

http://www.philipwillan.com/materiale/micromega_article.pdf

Penso che basti. La storia della brink´s americana peraltro, è costellata fin dal 1950, di stranissime (auto)rapine dove i pesci piccoli esecutori alla fine vengono beccati - ma i soldi mai...

Le vie dei signori del golpe sono infinite.

Original: BRINK´S SECURMARK, RAPINE IN SICUREZZA