I 5 SCHELETRI DI ANDREA BILLAU

by Aleth Wednesday, Jul. 17, 2024 at 4:26 PM

i cc fecero finta di escutere billau e perlman - né billau sente il dovere di testimoniare sul serio dopo 46 anni

Dall´audizione del poliziotto giannini lamberto alla Moro2, 8.7.2015 :

https://documenti.camera.it/leg17/resoconti/commissioni/stenografici/html/68/audiz2/audizione/2015/07/08/indice_stenografico.0042.html

p. 30 :

" Abbiamo poi escusso la signora Vali e il figlio. Tra l'altro, hanno ricordato che avevano ceduto l'appartamento a una coppia di amici del marito e hanno anche datato alcune circostanze. Le informazioni sull'appartamento erano limitate per il decesso del compagno, che non so se fosse un giornalista o uno dei proprietari del Corriere dello Sport dell'epoca. Era deceduta la mamma e, quindi, avevano dato quell'appartamento e lo avevano ripreso quando ne aveva avuto bisogno il figlio. La datazione che si dà è sostanzialmente una datazione desunta da queste circostanze, dalle dichiarazioni sia della signora, sia del figliolo, sia della Iannaccone." :

no, mario amodei (1928 + 2007) non era un giornalista, era ingegnere almeno di titolo. Edile, deduco dai miei dati. Però aveva davvero a che fare col corriere dello sport, non so se come comproprietario, non penso, ma certamente come consanguineo : era infatti fratello del proprietario di allora amodei francesco, e zio dell´attuale, amodei roberto. francesco è morto da decenni, roberto la Moro2 more solito s´è ben guardata dall´audirlo su mario.

giannini e scagnozzi vari escussero il figliastro del mario amodei, billau andrea (1961), giornalista (è un caso ? ) anche lui coi radicalchic arciatlantisti di radio radicale. Ed escussero sua madre, l´ebrea romena vali perlman (1933, bucarest). Ma tutto chiesero loro, tranne la cosa più importante : se l´ appartamento 18 scala B piano III di via Mario Fani 109 avesse o no - come aveva - garage condominiale. Già Carlo D´Adamo (il brillante scopritore del link moscardi-x mas) aveva notato questa flagrante omissione d´inchiesta : perché se il 18 aveva posto riservato in garage - come lo aveva, confermatomi dall´attuale portiera e da inquilina d´antan - allora tullio moscardi parcheggiò in strada la sua cooper verde il giorno prima della strage solo per occultare gli stragisti - altrimenti l´avrebbe messa in garage.

Nemmeno alla sua vedova iannaccone maria da avellino viene posta la domanda cruciale.

Se uno va a chiedere del garage al billau, ti risponde che ha già detto ai cc quel che aveva da dire - menzogna, come abbiam visto.

Idem se gli chiedi, come il suo patrigno aveva conosciuto mario amodei, quando e dove.

Ma in fondo, parliamo soltanto della strage di 5 persone, del sequestro e dell´ assassinio di una sesta, di un golpe capitalfascista sotto falsa bandiera che ha posto fine alla storia politica sovrana del paese. Perché dovrebbe dunque il signorino, e la mammina vali perlman, scomodarsi più di tanto a fare chiarezza per quanto possono.

La coppia diabolica moscardi-iannaccone si trasferirà al 109 dal settembre ´77 stando alla iannaccone. Anche questa data segna una coincidenza straordinaria : è da quel settembre che inizia la fase operativa della preparazione di Fani da parte dei "br" stando ad etro ; è da settembre che parte operativamente il progetto metropoli ; è da settembre che parte operativamente unis, la speciale unità anti(meglio pro)terrorismo del comsubin eterodiretta dal sas inglese.

Nella storia del corriere dello sport c´è tanto tanto fascismo, anzi di più : roberto amodei racconta che luciano oppo (ex X mas, ndr), direttore del cds fino all´inizio dell´era amodei (1964) lo conobbe (aveva 12 anni il robertino allora) e gli regalò una sciarpa ; ma già al tempo di bruno roghi direttore (1947 - 59), emerge nello staff del corriere il giornalista di Fiume alberto marchesi, detto il comandante - ex X mas manco a dirlo. E siamo a 2.

E con tullio moscardi siamo a 3 : voglio dire che, con tali stretti rapporti con due ex decima (oppo e marchesi) nella storia del giornale ed in quella personale del clan amodei, non desta alcuna meraviglia che mario amodei, fratello di francesco e zio di roberto, fosse amico di un X mas come moscardi : l´ambiente era quello.

L´articolo di recanatesi :

https://www.cinquantamila.it/storyTellerArticolo.php?storyId=0000002291668

vera miniera per noi, afferma :

" Le famiglie Guadagno e Amodei sono molto amiche. Gino è stato padrino di battesimo di Roberto, Franco dirige il ramo tipografico della Vegua (Vecchioni & Guadagno). " :

ora si comincia a capire dove il franco prese i soldi, o crediti che fossero : era un dipendente di alto grado del suo amico guadagno, non gino che doveva essere il figlio, ma umberto evidentemente : umberto guadagno era stato il gerente responsabile del cds dall´indomani della "liberazione" di roma, giugno ´44. Era stato il proprietario dello stabilimento dove si stampava il cds fin da epoca fascista, e da settembre 1943, subito dopo la caduta del fascismo a roma, ne aveva profittato per acquisirne la proprietà.

La tenne fino al 1961, quando vecchio e stanco, non ce la fa più e vorrebbe passare il timone al figlio gino guadagno, il quale però non ha nessuna voglia di accollarsi il doppio peso di giornale e tipografia, per cui cede il cds a due editori fascistoidi, edilio rusconi e pietro paolazzi : mediatore dell´affare è il vecchio amico e direttore di fabbrica di umberto, franco amodei, che dev´ essere già a questo punto ammanicatissimo col potere perché ottiene la benedizione della corrente democristiana di tambroni - il criminale stragista fascista che era diventato presidente del consiglio l´anno prima (1960) del passaggio di proprietà del cds da guadagno a rusconi (1961), con l´appoggio determinante dei missini. E che Il 7 luglio 1960 a Reggio Emilia aveva fatto massacrare 5 manifestanti antifascisti - la strage famosamente cantata, per una strana coincidenza, da altro Amodei irrelato, Fausto.

https://www.memoria.san.beniculturali.it/documenti-online/-/doc/detail/165/009%20%20volume%20IX?keyword=

63 cart. = 69 scan :

la Moro1 audisce il notaio giuseppe cardelli in merito alla vicenda cerpet il 28.2.1982. Inizialmente, il nostro notaro fa il vago, il non-ricordo ; poi finge di sforzarsi, e rammenta di aver conosciuto l´avvocato antonio landolfi addirittura nel ´66, quando aveva rogato per lui e merenderi vari, un curioso think-tank chiamato copo - centro orientamento pubblica opinione, il cui nome dice tutto.

Anzi - continua il marpion notaro - landolfi lo aveva conosciuto anche prima del ´66, per un altro atto costituivo di qualcosa che non ricorda o finge di non ricordare. E questa conoscenza era avvenuta a Civitavecchia, dove nei ´60 esercitava il cardelli prima di farlo a Roma : e dove nel ´68 roga società edilizia per mario amodei.

Tra i soci del copo cardelli ricorda ci fosse anche pietro longo, il notorio futuro piduista. Poi insiste che la sua conoscenza con landolfi era puramente occasionale e vaga al punto che non lo riconoscerebbe se lo vedesse - beato chi ci crede. Poi si contraddice dicendo che un gruppo psi era suo vicino di pianerottolo a via del Pantheon 57, gruppo frequentato da landolfi.

5 scheletri nell´armadio, poi il sesto e tanti altri, non ti motivano a farti avanti, andrea billau ? E ci fai pure il socialista libertario, il filosofo da salotto, il radicalchic. Tutto tranne il cittadino italiano. Tutto tranne l´antifascista - quello vero e coerente.

Original: I 5 SCHELETRI DI ANDREA BILLAU