ZEFFERI LANZA BRANCIFORTE SOE

by Aleth Saturday, Jun. 08, 2024 at 11:08 AM

Se fino al presente studio, la presenza della cooper bianca della moglie di ezio zefferi sulla scena di Fani poteva ancora essere un caso, ora non piĆ¹



ZEFFERI LANZA BRANCIFORTE SOE

Se fino al presente studio, la presenza della cooper bianca della moglie di ezio zefferi sulla scena di Fani poteva ancora essere un caso, ora non più : non si può sfidare il calcolo delle probabilità, diceva sciascia - et pour cause.

Come non casuale è la presenza vista, per quanto indiretta, mediata, di guido zefferi pittore insediato a parigi (classe 1939, morto pochi anni fa) e sicuro parente stretto di ezio (con ogni probabilità, cugino) ; la presenza di guido nell´agenda di giuliana conforto ´79.

Certe volte per sbaglio, ha metà ragione perfino un fasanella : la diversa azione sovversiva con cui ci appalla da decenni si realizzò effettivamente nel golpe di via Fani. Solo, non a cura del governo inglese e basta, ma pure della cia ex oss che aveva reclutato moscardi fin dal 1945.

Dovunque io mi giri sulla scena del crimine, incontro servizi militari angloamericani : il GSI (General Staff Intelligence) per lanfranco bonanni, la cui doppia vita scoprii a giugno 2022 ; oss - cia per moscardi come per tutta la x mas, quindi anche per luciano efisio oppo intimo degli arcifascisti amodei che affittano il 109 al sabotatore ; ed ora, zefferi.

Le genealogie sono eloquenti, come visto di recente per giorgio pellegrini alias conte vitetti alimena superatlantista smom.

Frugavo dunque quest´oggi nell´albero di ezio zefferi, nato a Tunisi nel 1926, quando m´ imbatto in una noterella fb della figlia daniela, superraccomandata rai come il fratello paolo :

https://www.facebook.com/cucinatunisinabysafiyya/posts/sousse-/3855747461115432/

" daniela zefferi : qui (a Tunisi, ndr) è nata mia nonna teresa il 24 maggio del 1900...mio bisnonno maurizio de blasi faceva il maestro elementare alla scuola italiana " :

solo che detta così, sembrano dei poveracci piccoloborghesi. Il mio naso non era convinto.

Andiamo per ordine : ecco l´alberello di ezio zefferi, a cura della nipote la figlia di daniela :

https://gw.geneanet.org/arwentina?lang=de&pz=valentina&nz=vella&p=ezio&n=zefferi

teresa de blasi, nonna di daniela, sposa un guido zefferi (che non è il pittore parigino nato nel ´39 ovviamente, questi dev´essere appunto un nipote del primo guido) : da teresa e guido nasce ezio.

La daniela cura anche lei l´albero di famiglia su geni.com :

https://www.geni.com/people/Ubaldo-Di-Vittorio/6000000008754829255

Vediamo il ramo materno di daniela figlia di ezio : la madre si chiama o chiamava stefania di vittorio (intestataria ufficiale della cooper bianca di fani). stefania è figlia di ubaldo di vittorio e giselda tercinod, suoceri di ezio. ubaldo è figlio di biagio di vittorio (stiamo risalendo nel XIX secolo). La moglie di biagio di vittorio si chiamava stefanina sansone sansone, figlia di tale silvia mongiuffi, classe 1853, la cui faccia è tutt´altro che piccoloborghese :

https://www.geni.com/people/Silvia-Mongiuffi/6000000003013772787

Fuochino : la delicata silvia è figlia, come intuivo, di grande grande kakistocratica : sofia lanza branciforte (1833 + 1880) : si tratta, lo avrete ormai capito, di una delle più antiche e nobili famiglie siciliane : i lanza, ramo branciforte. Sia silvia mongiuffi, sia sofia lanza branciforte di mestiere facevano le principesse di Trabia.

Trabia deriva dall´arabo At Tarbi´a, "la quadrata", nome di fortezza costruita dagli Arabi a termini Imerese (oggi inglobata in Palermo) durante la conquista islamica della Sicilia nel IX secolo.

Durante la riconquista normanna , Roberto il Guiscardo ne fece dono al suo capitano corrado lanza, la cui famiglia ne mantenne il possesso per 900 anni.

La virata anglofilo-atlantista dei Lanza inizia nel periodo delle guerre napoleoniche (1800-1815), quando i Borboni si alleano con l´ inghilterra. E dura...

" fino al suo ultimo rappresentante, il principe Raimondo (1915-1954), che fu educato a Oxford e fu agente per lo Special Operation Executive (servizio di spionaggio britannico) durante e subito dopo la Seconda Guerra mondiale." :

piccola correzione : la santa alleanza Lanza - londra dura ben oltre, fino al golpe di via Fani, perché la moglie di ezio zefferi discende appunto dai lanza di branciforte, principi di Trabia.

Il suo parente principe raimondo fu agente soe :

https://www.castellolanza.it/la-storia/

A questo punto, come soglio ripetere ad nauseam, entra in gioco il calcolo di sciascia : perché non basterebbero le combinate abilità matematiche di tutti gli ingegneri spaziali della nasa a calcolare l´ infinitesima probabilità di casualità che delle 4 vetture più sospette a Fani, l´ austin appartenga a figlio di padre agente militare per gli inglesi fin dal ´44 (lanfranco bonanni, GSI) ; la cooper verde a moscardi x mas riciclato oss - cia fin dal ´45 ; la cooper bianca a stefania di vittorio principessa di Trabia il cui parente raimondo è soe durante la seconda guerra mondiale, e la cui famiglia è arcianglofilo-atlantista fin dal 1800.

La logica qui è probatoria : pertanto : ezio zefferi e stefania di vittorio furono complici della strage di via Fani ; il ruolo : occupare e chiudere la striscia dell´agguato con la cooper bianca, segnalata dai fogli bianchi di grassi.

3 macchine inglesi (austin morris e due mini cooper) per 3 agenti degli angloamericani.

Ed ora sappiamo perché zefferi prese in affitto un attico a via Brunate 6 dove non risiedeva e di rado andava - e lo tenne solo a cavallo della strage. Proprio come tullio moscardi al 109.

La prossima volta che qualche cretino congenito vi delira di "bierre" dure pure e tricolori, o di kgb, chiamate la neuro.

Grazie dunque, mille volte grazie ai grandissimi D´Adamo/Hepburn Jr., sulle cui spalle di giganti faccio il nano.

E spero che un giorno qualcuno ringrazi un pochino pure Aleth, e gli riconosca qualche piccolo merito non del tutto irrilevante.

Stretta la foglia, larga la via

golpe fu, a cura del soe con la cia.

Aggiungo integrazioni non mie, tratte dalla rete, che illustrano anocr meglio la collaborazione atlantista tra clan lanza e servizi angloamericani fin dal 1943

:

https://cefalunews.org/2023/08/31/i-prodromi-dellarmistizio-del-43-lo-scalo-a-termini-imerese-dellaereo-pilotato-da-publio-magini-con-a-bordo-castellano-e-montanari/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR2j8CJ9y0mi-HncyySTiTxNJly-g8V1jTiZGTYMI8U-4_oZOhQ9BNdYpgk_aem_AduI7cp1-rAloyf-lzHlzpLI2ShMri10QOEBl0N77Vw81UnOHbph8ynHQTzgt0colM1zn7Zzz7cSXvt9QoLFDLcU

I Lanza di Trabia, Galvano e Raimondo, erano gli eredi Florio.

I Florio avevano fatto sbarcare Garibaldi nei loro docks al porto di Marsala, dove assieme ai Woodhouse ed Ingham producevano il Marsala per la Royal Navy.

Nel Settembre 1943 Galvano era l' ufficiale di campo del Gen Zanussi che concordò ad Algeri l' Armistizio/Unconditional Surrender dell' 8 Settembre.

Raimondo era invece l' ufficiale di campo del Gen Carboni, l' uomo che era contemporaneamente capo dei Servizi Segreti e Comandante della zona di Roma.

La stesa coincidenza astrale si ripeté la mattina del 16 Marzo 1978, quando quei due comandi erano riuniti sotto un' unica persona il Gen. Santovito.

Galvano fece scegliere l' aeroporto di Termini Imerese come base per fare arrivare in Sicilia i plenipotenziari per la firma della resa avvenuta poi a Cassibile il 3 Settembre 1943; l' aeroporto di Termini Imerese, sotto la cittadina di Trabia, era una striscia di terra parallela al rettifilo di Buonfornello tanto conosciuto ai piloti della Targa Florio.

Raimondo invece a Roma racconta di aver inseguito e raggiunto il corteo del re sulla Tiburtina, ma per me è impossibile; cercava rifugio, assieme al Gen. Carboni, presso una delle sue fidanzatine.

https://cefalunews.org/2023/08/31/i-prodromi-dellarmistizio-del-43-lo-scalo-a-termini-imerese-dellaereo-pilotato-da-publio-magini-con-a-bordo-castellano-e-montanari/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR1BgZwLu4EGM-ZpvunM7izMJeF_6us9zEyYbPGTXUzhQWPJzZLj4Wj95qI_aem_AdsqWXICw2ArYVCvsXaFNszDKn4b74oCnwTBP1Gqx2uWF2lWvjpvqD_sWwJn8nrGKHJ_dDcNLgaNRrwiwr9oZmno

La complicata testimonianza del Tenente Raimondo Lanza principe di Trabia

Personaggi chiave della storia italiana sono i componenti della famiglia Florio, ai quali possono essere attribuiti molti "interventi storici" , dall'aiuto a Garibaldi nello sbarco a Marsala nei docks "Woodhouse, Florio ed Ingham” fino alla preparazione, firma e messa in opera dell' Armistizio/Unconditional Surrender dell'8 Settembre 1943.

Infatti gli interpreti/mediatori dell'8 Settembre 1943, ovvero i due fratelli Raimondo (n. 1915) e Galvano (n. 1918) Lanza di Trabia erano in realtà discendenti della famiglia Florio ed in particolare Raimondo è stato seguito a Palermo dalla nonna Giulia Florio.

Parlavano entrambi un inglese corretto ed erano stati prescelti per assistere i generali nelle trattative dell'Armistizio.

Galvano faceva parte della squadra del Gen. Castellano e fu componente della missione Zanussi che ad Algeri preparava i documenti di resa; tra l'altro viene indicata come sua iniziativa la proposta della località Buonfornello vicino Termini Imerese per lo sbarco della delegazione italiana, in quanto lì esisteva una pista di atterraggio in Contrada Canne Masche; il Gen Castellano userà quella pista il 31 agosto per poi recarsi con aereo USA a Cassibile/Fairfield Camp in provincia di Siracusa per la firma dell’Armistizio corto.

In occasione della firma dei documenti di Cassibile, Eisenhower ordina di non fotografare due ufficiali italiani lì presenti che erano passati ormai sotto il suo comando: Ten. Galvano Lanza di Trabia e Cap."Don" Vito Guarrasi.

Raimondo invece a Roma era, da Agosto 1943, l'ufficiale a disposizione del Gen. Carboni in quanto era un diplomatico particolarmente fluente in inglese.

Già negli ultimi anni '30 Galeazzo Ciano aveva affidato a Raimondo degli incarichi "segreti" da sviluppare nelle relazioni italo-inglesi.

Comunque a Raimondo viene assegnato il compito di ricevere, la sera del 7 Settembre 1943, il Generali USA Taylor ed il Col. Gardiner, nella loro "segreta" missione a Roma.

La storia ci racconta che l'organizzazione della prelibata cena, per i due ospiti americani, a Palazzo Caprara, sede del Comando Militare Italiano, fu diretta dal “principe” che ordinò un pranzo speciale con “crepes suzette” preparato dagli chef del Grand Hotel .

Sempre nella sua suite al Grand Hotel, Raimondo riceve la sera dell’ 8 Settembre 1943, i capi partigiani (Longo, Trombadori, Forti e Boccanera) per accordarsi sulla consegna a loro di alcuni camion di armi leggere.

Ancora lui, Raimondo, fa da interprete nei contatti con Badoglio, anche se è opinabile che il generale Carboni, avendo la madre americana, parlasse un inglese fluente.

La mattina del 9 Settembre il Gen Carboni, assistito da Raimondo Lanza di Trabia, si allontana da Roma, dopo la partenza del Re e Badoglio avvenuta alle ore 5.15 circa.

L’orario di partenza non è certo; è certo invece l’ultimo ordine di Roatta a Carboni, proprio alle 5.15, relativo alle modalità di difesa di Roma; è probabile che “Poco dopo le ore 7.30, indossati abiti civili e presa con sé la cassa del servizio, Carboni si recò con auto diplomatica a Tivoli” (Lara Pavanetto)

Il corteo di Carboni e Lanza dispone di due auto targate CD, cariche di armi e denari.

Prima tappa è a Tivoli dove Carboni chiede al locale Comando dei Reali Carabinieri se ci fossero notizie del corteo reale in movimento verso Pescara.

Dopo la risposta negativa e la notizia del passaggio a Tivoli della sola macchina del Capo di Stato Maggiore della Marina Amm.De Courten, il corteo del Gen. Carboni si muove verso Arsoli.

In questo paese si sta girando un film di Lattuada "La freccia nel fianco" con attrice protagonista Mariella Lotti, "fidanzatina" di Raimondo Lanza; per la cronaca la fidanzata ufficiale di Raimondo Lanza era Susanna Agnelli.

Location del film è il castello Massimo di Arsoli, dove trova rifugio temporaneo anche il corteo Carboni-Lanza.

"L'ufficiale d'ordinanza del generale Carboni si avvicina a questi artisti cinematografIci (tra i quali, se non ricordo male, vi era Mariella Lotti) e chiede se vi è un posto sicuro per potersi nascondere".

Il Gen. Carboni, dopo i convenevoli saluti all'attrice, acconsente che il Ten. Raimondo Lanza proceda velocemente su Via Tiburtina per tentare di raggiungere il corte reale.

Raimondo, pilota della Targa Florio, doveva essere particolarmente veloce ed infatti dichiara di aver raggiunto il Re fermo ad un passaggio a livello con le sbarre abbassate..

Si avvicinò al Re e gli sparò a bruciapelo: «Sono Raimondo Lanza, ufficiale d'ordinanza del generale Carboni. Il generale aspetta ordini. Mi ha mandato a chiedere ordini:cosa deve fare?». Il Re lo guardò e – lì restò – muto. Badoglio [ in altre versioni Roatta, ndr], invece replicò: «Gli dica di fare quello che può, che si arrangi».

Questa testimonianza lascia qualche dubbio, ovvero in che luogo ed in quale orario il Re e Raimondo Lanza si siano incontrati.

Tutto può essere, anche che questo incontro sia stato costruito a tavolino per mitigare le responsabilità di Carboni; infatti gli orari dell'incontro sono abbastanza difficili da far combaciare tra di loro.

Oltretutto il corteo Ambrosio Roatta Zanussi partì da Roma con un ora di ritardo rispetto al corteo reale( Testimonianza riportata nel Diario Roatta), quindi prima di incontrare il corteo reale, Raimondo avrebbe dovuto superare il secondo corteo dello Stato Maggiore Regio Esercito.

Comunque, per il luogo possiamo ipotizzare i passaggi a livelli di Collarmele o Raiano, alla fine della valle del Fucino oppure di Popoli sul versante adriatico dove doveva esistere uno degli ultimi attraversamenti della Tiburtina da parte della linea ferrata Roma - Pescara.

Tra Collarmele e Raiano c'è il passo "Forca Caruso" abbastanza impegnativo da superare, sia allora che nei tempi più moderni.

Per l'orario dell’incontro possiamo ipotizzare le 8.40/9.30 in quanto i due cortei avrebbero dovuto avere questa tabella di marcia

Original: ZEFFERI LANZA BRANCIFORTE SOE