FUGA TRASBORDO PRIGIONE

Interlocutrice :

" Grazie delle nuove informazioni. Avevo ipotizzato anch’io che Moro non fosse sulla 132, perché l’auto è stata trovata troppo presto. Questo avalla la tesi che per il trasbordo fosse stato organizzato un covo nella zona in cui – come ipotizza anche Alfredo Carlo Moro – le tre autovetture sembrano “sparire nel nulla”. Resta però strana la logica del passaggio a via De Bustis e la perdita di tempo con la catena, quando si poteva raggiungere via Massimi comodamente da piazza Ennio (conferma testimonianza “inseguitore” Buttazzi), se via Decio Filipponi all’epoca era a senso unico nella direzione opposta. C’è ancora da ragionare su questo punto: mi chiedo se veramente il corteo di tre autovetture sia rimasto tale, o si sia diviso e, soprattutto, se Moro fosse ancora sulla 128 e non trasferito sul furgone all’inizio di via De Bustis….sulla presenza del “prigioniero” la teste, in buona fede, potrebbe avere costruito un falso ricordo…."

Aleth :

Buongiorno, grazie delle osservazioni.

La logica di De Bustis è forse spiegabile per la maggiore discrezione e riservatezza del percorso poco e niente battuto da una parte ; ed anche con la minimizzazione della perdita di tempo alla catena , perché abbiamo un altro oculare, Focà, a passeggio col cane a Belli & De Bustis poco dopo le 9, che attesta un primo convoglio formato da furgone Fiat tipo alimentari e 128 bianca : questa sarebbe una seconda 128 bianca, non quella che passa dopo, proveniente da Fani, con Moro dentro stando ad Angelini de relato dalla madre. Il primo convoglio potrebbe aver già tagliato la catena, anzi sicuramente per passare, lasciando il varco semiaperto per le 3 vetture che avrebbero seguito pochi minuti dopo.

Il furgone va a Bitossi e lì parcheggia, angolo Massimi, dove poco dopo lo vedrà la teste Stocco, che vedrà anche arrivare la 132 (macchina grande scura per lei, ma difficilissimo non fosse la 132) da Massimi lato De Bustis da cui scende Gallinari che butta due borse nel furgone - furgone che è lo stesso di Focà perché la Stocco lo descrive come uno per "formaggi", e lo vuole condotto da Corrado Alunni.

Abbiamo quindi due furgoni, perché poi gli oculari TeX (il poliziotto del documentario) a De Carolis, e Schiavone di via Pereira angolo largo Damiano Chiesa, vedranno passare verso le 9,20 un furgone tipo Fiat 850 o 238 (sono quasi uguali) - modello nettamente diverso dal formaggi e non confondibile con esso.

Ancora sulla logica di De Bustis, essa potrebbe, con Carlo Alfredo Moro, derivare anche dal trasbordo che lui ipotizzò a Massimi, o al cantiere Tirrena (civico 158), oppure nello slargo Massimi & Serranti al Don Orione (civico 164, ultimo di Massimi).

Certo che la Gabriella potrebbe, come tutti i testi dopo 46 anni specie se de relato come lei, aver costruito un falso ricordo, però tendo a considerarla plausibile su Moro nella bianca alla sbarra perché non esistono attestazioni di alcun tipo per la divisione del convoglio prima, o per trasbordo prima - eccetto il notorio fumetto di Metropoli (che per metà è depistaggio puro) che lo pone a via Igea - hàpax legómenon.

Se la 132 si fosse divisa dalle due 128 come vorrebbe l´interpretazione letterale di Buttazzo, per poi da Ennio prendere direttamente Lucilio che era senso unico a scendere, avrebbe poi dovuto parcheggiare a marcia indietro per entrare in Calvo, facendosi notare ancor di più e rischiando incidenti.

Anche il vivido dettaglio di Moro a capo chino, ma leggermente inclinato verso destra cioè verso gli occhi della madre di Gabriella osservante la scena, come a sbirciare il percorso, o chiedere con lo sguardo, disperatamente aiuto (quest´ ultima è una suggestione lo so) mi pare difficile da inventare.

Il quadro, me ne rendo conto, è complesso e non ancora probatorio. Tendo a pensare attualmente, a Moro trasbordato dalla bianca al furgone 850 tra Massimi & Bitossi e prima di Cenacolo, dove ipotizza Carlo Alfredo ; e poi condotto sul furgone, con accompagnamento della 128 blu come attesta TeX, o direttamente a Forte Braschi, o nei paraggi in appartamento o immobile sotto il controllo di Braschi. Sto cercando riscontri, fatica improba.